Guida per gli sciatori.
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Guida per gli sciatori.
Ciao a tutti,
un amico mi ha mandato una guida scritta da un maestro di sci con consigli molto utili sia per i principianti che per quelli che sciano già da un pò di tempo...
Non l'ho ancora letta tutta ma mi hanno detto che è fatta molto bene, quindi ve la posto come regalo per il nuovo anno!
LEZIONE 1 : I LIVELLI
Tanto per iniziare chiariamo che, con questo spazio non vi farò passare dallo "spazzaneve" al "parallelo supercondotto",
ma cercherò soprattutto di darvi consigli e suggerirvi trucchi per far meglio ciò che già sapete fare, fornendovi le
giuste basi per evolvere.
Questa volta cominciamo col definire i "livelli" tecnici, in modo tale da capire "chi siamo" sugli sci.
Ci sono, praticamente, tre livelli suddivisi a loro volta in tre classi...ovvero nove livelli !!!
Sicuramente voi ne sapevate sei: tre d'argento e tre d'oro (le famose stelline).
Da qualche anno sono state aggiunte (per non far torto a nessuno) le tre stelle...indovinate un po' ...di bronzo!
Ovviamente i sei livelli di prima sono stati ora divisi in nove, quindi, preparatevi a rettificare le vostre "stelle"!
1°classe-livello bronzo :"sequenza di curve a spazzaneve" (credo sia chiaro l'esercizio);
2°classe-livello bronzo :" sequenza di virate" (la curva a spazzaneve con chiusura di code sul fine curva);
3°classe-livello bronzo :"sequenza di curve elementari di base" (sono curve con uno spazzaneve ad inizio curva appena
accennato):
1°classe-livello argento :"sequenza di curve di base" (la classica curva a sci paralleli fatta con poca precisione.
Da quì si inizia ad appoggiare il bastoncino) ;
2° classe-livello argento : "sequenza di cristiania" ( curva a sci paralleli caratterizzata da movimenti abbastanza
graduali)
3° classe-livello argento :"cristiania scodinzolo/serpentina/parallelo" (è l'esercizio precedente fatto con diversi
archi di curva. Ne parleremo successivamente);
1°classe-livello oro :"sequenza di curve condotte" (quì inizia il bello: è la sciata a bassa velocità perfetta nei
movimenti e nella precisione di traiettoria);
2°classe-livello oro :"scodinzolo/serpentina/parallelo supercondotto" (la sciata ad alta velocità che per terra lascia
i ...binari!!!);
3°classe-livello oro :"sci totale" (i due livelli precedenti più il fun carving, le gobbe....l'interpretazione della
pista, insomma).
LEZIONE 2 : IL TEMPISMO ESECUTIVO
Questo argomento che andiamo a trattare è talmente importante da valere dal "dopo-spazzaneve" alla superconduzione
(praticamente in tutti i livelli a parte il primo). Per "tempismo esecutivo" si intende la sincronizzazione dei
movimenti di "piegamento*" e "distensione**" nell'arco di curva, ed è fondamentale per far sì che quello che fate
quando girate, sia una curva e non una scodata tanto per rallentare(cosa che fanno tutti quelli che vanno a 200
all'ora, appena accennando la curva e pensando di essere forti!!). Mi spiego:innanzitutto esercitatevi a bassa
velocità e usando tutta la larghezza della pista, in modo tale da avere tutto il tempo necessario a pensare ai
movimenti corretti. Immaginate di dividere la curva in due parti di cui la prima è da quando gli sci sono di traverso
a quando puntano la massima pendenza della pista; la seconda, dalla massima pendenza a quando gli sci mi tornano di
traverso(chiaramente dall'altra parte).Chiaro no? La prima metà deve essere eseguita DISTENDENDO ,in modo che lo scarico
del peso corporeo dagli sci permetta che la gravità mi mandi FACILMENTE verso valle; la seconda metà ovviamente andrà
fatta PIEGANDO,così che il peso corporeo torni sugli sci...(e quì attenzione!!!), facendo chiudere la curva in minor
tempo e, se ancora facciamo lo spazzaneve, chiudere automaticamente le code in questa parte di curva. All'inizio i
movimenti saranno un po' bruschi e imprecisi, ma, quanto più riuscirete a muovervi gradualmente e con il giusto tempismo,
quanto più le vostre curve saranno veramente...curve!!!
La prossima volta vi darò una "dritta" sulla distensione che direte...."è vero non ci avevo mai pensato!!!"
* Piegamento: movimento delle articolazioni delle gambe da intendersi soprattutto a livello di caviglie e ginocchia (in
avanti)
** Distensione : movimento che ci fa passare da una posizione breve a una alta (semplicemente allungando le gambe).
LEZIONE 3 : LA GIUSTA DISTENSIONE
Eccoci quì, come promesso, ad illustrarvi un trucco poco considerato ma veramente risolutivo(magari, poi, già lo sapevate
tutti...). A quanti di voi capita di trovarsi "indietro" a fine curva, ad effettuare un piegamento che proprio non viene,
se non con una ceduta di bacino (anzichè spingere avanti caviglie e ginocchia)? E magari avete cercato di correggere
l' errore forzandovi avanti, con braccia, busto e quant'altro non risolvendo il problema. Avete mai pensato che l'errore
possa essere causato altrove? Vi spiego: durante la curva lo sciatore subisce un'accelerazione e una decelerazione: la
prima, all'inizio della curva, quando si va verso la massima pendenza e quindi quando la gravità ha il massimo effetto;
la seconda, quando, superata la massima pendenza, i miei spigoli vincono la gravità indirizzandomi verso il bordo della
pista. A questo proposito pensate un po' che subisco l'accelerazione proprio in corrispondenza della distensione
(ricordate la lezione precedente?) e la decelerazione in corrispondenza del piegamento.Quì viene il bello: se io mi
distendo verso l' ALTO mentre i miei sci accelerano verso valle, sarò in massima distensione sicuramente arretrato, e
procederò con un piegamento irrimediabilmente fatto "col sedere" indietro, quindi inutile (con conseguente perdita di
controllo). Allora!!!... il movimento con il quale dovete intendere la distensione deve essere verso L'ALTO-AVANTI!!!
Provate a portare il peso avanti mentre allungate le gambe: lo sci accelera, ma io compenso con un avanzamento, sarò
CENTRALE sulla massima pendenza, a metà curva e...... voilà il piegamento mi verrà naturalmente su caviglie e ginocchia,
dando la giusta pressione agli sci e chiaramente facendogli compiere una traiettoria curvilinea e soprattutto
controllata !!!
LEZIONE 4 : LA SUPERCONDUZIONE
Qual'è la massima espressione degli sci dell'ultima generazione (quelli sciancrati, ovviamente) ? LA SUPERCONDUZIONE,
ovvero la capacita di effettuare curve sfruttando esclusivamente la forma parabolica dell'attrezzo e la sua flessibilità
in modo da compiere una traiettoria curvilinea senza far "grattare" lo sci sulla neve (e quindi senza perdere velocità)
come fanno gli atleti in gara. Ora io non sto per dirvi come diventare Hermann Maier ma vi spiego come provare un
esercizio di sensibilità... fondamentale. Proviamo su un falso piano bello largo. Posizione di base, naturale, sci un
po' distanziati e peso su entrambi. A questo punto lasciatevi scivolare (ovviamente a bassissima velocità), senza pensare
o cercare di curvare provate solamente a mettere gli sci leggermente di spigolo tramite un lieve spostamento delle
ginocchia (entrambe e parallelamente)a destra o a sinistra. Stop...lasciate gli sci andare fino a che potete.Fermatevi,
guardate dove siete passati, e se l' esercizio è venuto, avrete fatto una curva le cui tracce saranno due singole e
sottilissime linee senza neve spazzata. Sembra facile no? Provateci!!!...vi verrà spontaneo curvare + del necessario,
...vi verrà da inclinare le spalle all'interno vanificando la cosa, ...appena partiti funzionerà ma quando la velocità
aumentera di 2km/h (!) gli sci partiranno per la tangente, ...inizierete ad inclinare le ginocchia una in un modo una
in un altro,...per non parlare di quando proverete a concatenare due o + curve. Il segreto sta nell'esercitarvi su ogni
pianetto che vi capita (tanto cos'altro potete farci..), cercare di "sentire" gli spigoli che corrono sulla neve, e
vedrete che con un po' di esercizio....funzionerà!Non provate subito sul ripido che senza la dovuta pratica è impossibile
riuscire, e, trucco...provate tanto mentre salite sullo skilift (senza spostarvi troppo, ovviamente!)
LEZIONE 5 : GALLERIA DI ERRORI
...Allora, vediamo un po'...verso fine stagione si ha sempre una "classifica" degli errori + comuni, riscontrati a bambini
e adulti, ed eccoli quì(senza dar loro una posizione in classifica!)...vediamo in quali vi riconoscete. Iniziamo dai bimbi:
1) quasi tutti i pargoletti sciatori poggiano i polpacci sul retro dello scarpone, con conseguente spazzaneve...
"permanente",...fateli abituare a poggiarsi davanti sulla linguetta nei piani, dove non hanno l'istinto di voler frenare;
2)Le braccia o sono troppo basse oppure gomiti attaccati al corpo, mani sù e bastoni che penzolano perpendicolari,in questo
caso si è arretrati o contratti,...rimedio: usare un bastoncino solo a mo' di manubrio,"basso" ed "avanzato"!
3) il peso rimane sempre troppo su entrambi gli sci (con sempre il solito "spazzaneve cronico"),...fate loro sciare
sollevando, inizialmente a fine curva e poi sempre, lo sci interno(anche inclinando le spalle a valle). Capiranno che
gli sci girano molto prima di quanto pensino. Bè questi sono solo i + comuni...fateci caso!!!
ADULTI !!! Adesso tocca a voi:
1) fatevi passare l'idea che + correte e + siete bravi (lo dico per l'ennesima volta) E' LA TRAIETTORIA CURVILINEA che
vi giudica e non quello "scodinzolaccio" derapato tanto per frenare un pochino. Lavorate in distensione e piegamento...
usate il quadricipite!!!
2) la moda del "Fun Carving" è un po' passata, non sciate senza bastoni andando dritti e abbassando la schiena per
raccogliere la neve sentendovi fenomeni, imparate ad entrare all'interno della curva con le anche e non con le spalle!!
3) gli sci carving girano soli,ma non ruotate le spalle per fare la curva, vi vanno via le code sul duro(vi ricordo tanta
distensione e altrettanto piegamento) .Lo sci è uno sport dinamico, se non vi stancate mai...state sbagliando qualcosa !!!
un amico mi ha mandato una guida scritta da un maestro di sci con consigli molto utili sia per i principianti che per quelli che sciano già da un pò di tempo...
Non l'ho ancora letta tutta ma mi hanno detto che è fatta molto bene, quindi ve la posto come regalo per il nuovo anno!
LEZIONE 1 : I LIVELLI
Tanto per iniziare chiariamo che, con questo spazio non vi farò passare dallo "spazzaneve" al "parallelo supercondotto",
ma cercherò soprattutto di darvi consigli e suggerirvi trucchi per far meglio ciò che già sapete fare, fornendovi le
giuste basi per evolvere.
Questa volta cominciamo col definire i "livelli" tecnici, in modo tale da capire "chi siamo" sugli sci.
Ci sono, praticamente, tre livelli suddivisi a loro volta in tre classi...ovvero nove livelli !!!
Sicuramente voi ne sapevate sei: tre d'argento e tre d'oro (le famose stelline).
Da qualche anno sono state aggiunte (per non far torto a nessuno) le tre stelle...indovinate un po' ...di bronzo!
Ovviamente i sei livelli di prima sono stati ora divisi in nove, quindi, preparatevi a rettificare le vostre "stelle"!
1°classe-livello bronzo :"sequenza di curve a spazzaneve" (credo sia chiaro l'esercizio);
2°classe-livello bronzo :" sequenza di virate" (la curva a spazzaneve con chiusura di code sul fine curva);
3°classe-livello bronzo :"sequenza di curve elementari di base" (sono curve con uno spazzaneve ad inizio curva appena
accennato):
1°classe-livello argento :"sequenza di curve di base" (la classica curva a sci paralleli fatta con poca precisione.
Da quì si inizia ad appoggiare il bastoncino) ;
2° classe-livello argento : "sequenza di cristiania" ( curva a sci paralleli caratterizzata da movimenti abbastanza
graduali)
3° classe-livello argento :"cristiania scodinzolo/serpentina/parallelo" (è l'esercizio precedente fatto con diversi
archi di curva. Ne parleremo successivamente);
1°classe-livello oro :"sequenza di curve condotte" (quì inizia il bello: è la sciata a bassa velocità perfetta nei
movimenti e nella precisione di traiettoria);
2°classe-livello oro :"scodinzolo/serpentina/parallelo supercondotto" (la sciata ad alta velocità che per terra lascia
i ...binari!!!);
3°classe-livello oro :"sci totale" (i due livelli precedenti più il fun carving, le gobbe....l'interpretazione della
pista, insomma).
LEZIONE 2 : IL TEMPISMO ESECUTIVO
Questo argomento che andiamo a trattare è talmente importante da valere dal "dopo-spazzaneve" alla superconduzione
(praticamente in tutti i livelli a parte il primo). Per "tempismo esecutivo" si intende la sincronizzazione dei
movimenti di "piegamento*" e "distensione**" nell'arco di curva, ed è fondamentale per far sì che quello che fate
quando girate, sia una curva e non una scodata tanto per rallentare(cosa che fanno tutti quelli che vanno a 200
all'ora, appena accennando la curva e pensando di essere forti!!). Mi spiego:innanzitutto esercitatevi a bassa
velocità e usando tutta la larghezza della pista, in modo tale da avere tutto il tempo necessario a pensare ai
movimenti corretti. Immaginate di dividere la curva in due parti di cui la prima è da quando gli sci sono di traverso
a quando puntano la massima pendenza della pista; la seconda, dalla massima pendenza a quando gli sci mi tornano di
traverso(chiaramente dall'altra parte).Chiaro no? La prima metà deve essere eseguita DISTENDENDO ,in modo che lo scarico
del peso corporeo dagli sci permetta che la gravità mi mandi FACILMENTE verso valle; la seconda metà ovviamente andrà
fatta PIEGANDO,così che il peso corporeo torni sugli sci...(e quì attenzione!!!), facendo chiudere la curva in minor
tempo e, se ancora facciamo lo spazzaneve, chiudere automaticamente le code in questa parte di curva. All'inizio i
movimenti saranno un po' bruschi e imprecisi, ma, quanto più riuscirete a muovervi gradualmente e con il giusto tempismo,
quanto più le vostre curve saranno veramente...curve!!!
La prossima volta vi darò una "dritta" sulla distensione che direte...."è vero non ci avevo mai pensato!!!"
* Piegamento: movimento delle articolazioni delle gambe da intendersi soprattutto a livello di caviglie e ginocchia (in
avanti)
** Distensione : movimento che ci fa passare da una posizione breve a una alta (semplicemente allungando le gambe).
LEZIONE 3 : LA GIUSTA DISTENSIONE
Eccoci quì, come promesso, ad illustrarvi un trucco poco considerato ma veramente risolutivo(magari, poi, già lo sapevate
tutti...). A quanti di voi capita di trovarsi "indietro" a fine curva, ad effettuare un piegamento che proprio non viene,
se non con una ceduta di bacino (anzichè spingere avanti caviglie e ginocchia)? E magari avete cercato di correggere
l' errore forzandovi avanti, con braccia, busto e quant'altro non risolvendo il problema. Avete mai pensato che l'errore
possa essere causato altrove? Vi spiego: durante la curva lo sciatore subisce un'accelerazione e una decelerazione: la
prima, all'inizio della curva, quando si va verso la massima pendenza e quindi quando la gravità ha il massimo effetto;
la seconda, quando, superata la massima pendenza, i miei spigoli vincono la gravità indirizzandomi verso il bordo della
pista. A questo proposito pensate un po' che subisco l'accelerazione proprio in corrispondenza della distensione
(ricordate la lezione precedente?) e la decelerazione in corrispondenza del piegamento.Quì viene il bello: se io mi
distendo verso l' ALTO mentre i miei sci accelerano verso valle, sarò in massima distensione sicuramente arretrato, e
procederò con un piegamento irrimediabilmente fatto "col sedere" indietro, quindi inutile (con conseguente perdita di
controllo). Allora!!!... il movimento con il quale dovete intendere la distensione deve essere verso L'ALTO-AVANTI!!!
Provate a portare il peso avanti mentre allungate le gambe: lo sci accelera, ma io compenso con un avanzamento, sarò
CENTRALE sulla massima pendenza, a metà curva e...... voilà il piegamento mi verrà naturalmente su caviglie e ginocchia,
dando la giusta pressione agli sci e chiaramente facendogli compiere una traiettoria curvilinea e soprattutto
controllata !!!
LEZIONE 4 : LA SUPERCONDUZIONE
Qual'è la massima espressione degli sci dell'ultima generazione (quelli sciancrati, ovviamente) ? LA SUPERCONDUZIONE,
ovvero la capacita di effettuare curve sfruttando esclusivamente la forma parabolica dell'attrezzo e la sua flessibilità
in modo da compiere una traiettoria curvilinea senza far "grattare" lo sci sulla neve (e quindi senza perdere velocità)
come fanno gli atleti in gara. Ora io non sto per dirvi come diventare Hermann Maier ma vi spiego come provare un
esercizio di sensibilità... fondamentale. Proviamo su un falso piano bello largo. Posizione di base, naturale, sci un
po' distanziati e peso su entrambi. A questo punto lasciatevi scivolare (ovviamente a bassissima velocità), senza pensare
o cercare di curvare provate solamente a mettere gli sci leggermente di spigolo tramite un lieve spostamento delle
ginocchia (entrambe e parallelamente)a destra o a sinistra. Stop...lasciate gli sci andare fino a che potete.Fermatevi,
guardate dove siete passati, e se l' esercizio è venuto, avrete fatto una curva le cui tracce saranno due singole e
sottilissime linee senza neve spazzata. Sembra facile no? Provateci!!!...vi verrà spontaneo curvare + del necessario,
...vi verrà da inclinare le spalle all'interno vanificando la cosa, ...appena partiti funzionerà ma quando la velocità
aumentera di 2km/h (!) gli sci partiranno per la tangente, ...inizierete ad inclinare le ginocchia una in un modo una
in un altro,...per non parlare di quando proverete a concatenare due o + curve. Il segreto sta nell'esercitarvi su ogni
pianetto che vi capita (tanto cos'altro potete farci..), cercare di "sentire" gli spigoli che corrono sulla neve, e
vedrete che con un po' di esercizio....funzionerà!Non provate subito sul ripido che senza la dovuta pratica è impossibile
riuscire, e, trucco...provate tanto mentre salite sullo skilift (senza spostarvi troppo, ovviamente!)
LEZIONE 5 : GALLERIA DI ERRORI
...Allora, vediamo un po'...verso fine stagione si ha sempre una "classifica" degli errori + comuni, riscontrati a bambini
e adulti, ed eccoli quì(senza dar loro una posizione in classifica!)...vediamo in quali vi riconoscete. Iniziamo dai bimbi:
1) quasi tutti i pargoletti sciatori poggiano i polpacci sul retro dello scarpone, con conseguente spazzaneve...
"permanente",...fateli abituare a poggiarsi davanti sulla linguetta nei piani, dove non hanno l'istinto di voler frenare;
2)Le braccia o sono troppo basse oppure gomiti attaccati al corpo, mani sù e bastoni che penzolano perpendicolari,in questo
caso si è arretrati o contratti,...rimedio: usare un bastoncino solo a mo' di manubrio,"basso" ed "avanzato"!
3) il peso rimane sempre troppo su entrambi gli sci (con sempre il solito "spazzaneve cronico"),...fate loro sciare
sollevando, inizialmente a fine curva e poi sempre, lo sci interno(anche inclinando le spalle a valle). Capiranno che
gli sci girano molto prima di quanto pensino. Bè questi sono solo i + comuni...fateci caso!!!
ADULTI !!! Adesso tocca a voi:
1) fatevi passare l'idea che + correte e + siete bravi (lo dico per l'ennesima volta) E' LA TRAIETTORIA CURVILINEA che
vi giudica e non quello "scodinzolaccio" derapato tanto per frenare un pochino. Lavorate in distensione e piegamento...
usate il quadricipite!!!
2) la moda del "Fun Carving" è un po' passata, non sciate senza bastoni andando dritti e abbassando la schiena per
raccogliere la neve sentendovi fenomeni, imparate ad entrare all'interno della curva con le anche e non con le spalle!!
3) gli sci carving girano soli,ma non ruotate le spalle per fare la curva, vi vanno via le code sul duro(vi ricordo tanta
distensione e altrettanto piegamento) .Lo sci è uno sport dinamico, se non vi stancate mai...state sbagliando qualcosa !!!
Fjp- Sciatore da Pistone
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Data d'iscrizione : 21.07.08
Età : 47
Località : Formello
Re: Guida per gli sciatori.
LEZIONE 1 :Prima di iniziare...
Iniziamo questo primo appuntamento con dei consigli rivolti più all'aspetto fisico che non tecnico dello sci. Mi riferisco
a dei semplici, ma fondamentali, accorgimenti che potrebbero cambiare completamente aspetto al nostro inizio stagione.
Mi spiego meglio con qualche esempio: ho potuto constatare che i primi entusiasmi sciistici, fanno sciare anche per 6 o
sette ore di seguito senza interruzione (magari anche con una foga...). Se si inizia ad affrontare lo sport in questa
maniera, provenendo magari, da una vita sedentaria, si corrono dei piccoli rischi. Durante l'attività...va tutto bene,
i muscoli caldi impediscono di sentire dolore o fastidio, ma poi... (Non voglio portare jella, ma mettere tutti in guardia )
Lo sci, sollecità principalmente : il cuore (ovviamente), come ogni sport di durata; il tronco, specialmente schiena e
addome; le gambe (specialmente il quadricipite), che sono poi il gruppo muscolare in assoluto più utilizzato. Soprattutto
per quanto riguarda le gambe vorrei farvi considerare una cosa:I muscoli allenati, oltre a fare la differenza in una
prestazione, servono a salvaguardare le articolazione (soprattutto il ginocchio). Tornando al discorso di prima, una volta
che il muscolo (poco allenato) inizia a rendere meno, e noi continuiamo imperterriti e gasati a sciare perchè ci stiamo
divertendo come dei pazzi, il ginocchio inizia a subire i carichi destinati ai muscoli. Morale della favola: ATTENZIONE
AI MENISCHI !!!.
Per quanto riguarda la schiena, ad esempio, un eccessiva pratica di sci in mancanza di allenamento, può causare (dopo...a
muscoli freddi), dolori che ci impediscono di frequentare le piste nei giorni successivi...rovinandoci la settimana!!!
Vi ripeto che non ve la sto "tirando", ma soltanto riportando dei casi possibilissimi di problemi causati da tante ore
concentrate di sci, successive a lunghi periodi di inattività sportiva.
Cosa fare?
Semplice, per evitare quanto appena detto, non sarà necessaria una preparazione atletica in stile Hermann Maier! Qualsiasi
sport che faccia contrarre i muscoli delle gambe e venire il "fiatone" va bene: corsa, bici, calcio, nuoto, palestra,ecc.
,anche senza arrivare a livelli esagerati. L'importante è non ricordarsene 10 giorni prima di iniziare a sciare
(peggiorereste ulteriormente le cose). Almeno con 2 o 3 mesi di anticipo (già da ora sarebbe sufficiente), anche solo un
paio di volte a settimana, dedicate un po' di tempo ad un'attività fisica (progressivamente intensa) caratterizzata dalle
due cose cose che vi ho indicato prima: GAMBE E FIATONE. Vedrete che : scierete meglio e soprattutto più sicuri!!!
LEZIONE 2 :A chi dare ascolto?
Prima di iniziare con la tecnica vera e propria voglio farvi notare una cosa: sia nel mondo dello sci che dello snowboard
l'evoluzione sia dei materiali che della tecnica corre abbastanza velocemente, tanto da far capitare situazioni del tipo:
"ma come...io ho impiegato una vita a tenere gli sci uniti molto vicini tra di loro....". Ma non è di questo che volevo
parlarvi. Uno dei giochi tipici dei bambini (non relativo allo sci) è o "era" quello di sussurrarsi in un'orecchio una
frase, farla passare di persona in persona per vedere quanto arrivi distorta all'ultima. Così succede spesso con
l'apprendimento sugli sci o sullo snowboard. Diverse volte ho dovuto discutere, cercando argomenti validi, con persone
alle quali "pinco pallino" aveva detto che "la tecnica è cambiata" oppure avevano avuto comunicazione di questo o simile
"evento" da un amico a cui era stato detto da un amico al quale... e così via. Capito no? Ogni tanto esce fuori qualche
"luminare" che la sa più lunga di tutti, e ne spara una chissà grande quanto! E di questi, vi assicuro, ce ne sono tanti!
Soprattutto sul fronte "Snowboard" (ma comunque anche nello sci), dove spesso la "bravura" della persona è acquisita
proprio a forza di "sentito dire" capita di apprendere cose che vengono poi trattate, ritrattate, stravolte e così via.
Vengo al dunque: nei due sport di scivolamento su pista di cui ho finora parlato, in qualsiasi gesto tecnico, c'è
un'altissima percentuale di concetti e principi di fisica che regolano la correttezza, la naturalità, la resa, il
divertimento dei due sport stessi. Questo, non per dire che dovete munirvi di testi universitari, quando andate sulle
piste a fare due curve, ma per farvi considerare che ogni piccola postura, ogni minimo movimento ...HA LA SPIEGAZIONE
DI ESSERE !!!
Se vi dicono di mettervi con le braccia così, di non fare questo o quello, di non "sedervi" ecc., fatevi dire IL PERCHE'.
Dalla vostra comprensione della cosa capirete chi è un buon maestro. Inoltre io credo che per compiere un determinato
gesto sia più facile farlo sapendone la ragione, più che farlo perchè l'ha detto qualcuno! Un ultima cosa: ESISTONO
TESTI UFFICIALI DI INSEGNAMENTO a cui far riferimento per unificare l'insegnamento. Chi sa insegnare li conosce!!!
LEZIONE 3: Da un estremo a un altro !
Ecco la prima vera lezione (tecnica):
leggendo un articolo di una nota rivista specializzata del settore sci, ho pensato a degli accorgimenti che già avevo
adottato in situazioni un po' particolari (soprattutto con bambini abbastanza evoluti) per risolvere errori e creare
anche nuovi stimoli. Si tratta di ...arrivare a toccare gli estremi di un determinato gesto motorio per trovare poi la
correttezza nel farlo. Mi spiego: lo sci di base è uno sport molto tecnico, ma da interpretare nella maniera più
naturale e vicina alla propria anatomia possibile. Durante una sequenza di curve è quasi impossibile avere tutto il
corpo sotto controllo, visto che si è in una situazione dinamica (non si è fermi, si devono fare dei continui
adattamenti). Non potrete mai stabilire da fermi come farete una determinata curva se non durante l'esecuzione della
stessa. Innanzitutto, dedichiamoci ad una cosa per volta. Nel controllare una parte della vostra sciata che pensate di
sbagliare, provate (poi vi farò degli esempi) ad eccedere nei movimenti, in ogni direzione possibile. Prima di tutto
acquisirete schemi motori nuovi, poi inizierete a prendere più coscenza del vostro errore di quanto non fareste sciando
normalmente. Morale:più l'errore viene percepito, più si riesce a correggerlo. Vengo ad un po' di esempi per essere
maggiormente chiaro:non riuscite a trovare la posizione "naturalmente" giusta delle braccia? Provate a tenerle
completamente larghe...o del tutto attaccate al corpo...tutte avanti...o completamente basse. Sicuramente sentirete
delle tensioni, degli squilibri...delle cose non "normali", di cui, una volta fatta conoscenza, vi aiuteranno a
sistemare al posto giusto gli arti superiori.
Oppure: sciate arretrati? OK, iniziate a sciare ...arretratissimi, fino a quando le gambe non vi scoppiano (non esagerate
èh). Oppure provate a sciare con il peso completamente avanti, facendo addirittura sollevare le code. Sarà strano,
ma sentirete che gli sci hanno un altro attrito. Abituatevi a stare un po' appesi sulle punte degli sci, quando
smetterete di esagerare, la centralità si avvicinerà! Un ultimo esempio: Dove deve stare il busto? Provate a sciare
con la schiena completamente dritta: avrete poco equilibrio; completamente piegata: perderete la mobilità delle gambe!
Conclusioni: senza esagerare nel tempo per provare queste situazioni..."strane"(onde evitare di "viziarsi"), cercate
adesso di applicarle a vostra discrezione a quello (quelli) che pensate sia il vostro errore. D'altronde lo sci è
anche fantasia, e "scardinare il male alla radice" con metodi alternativi...perchè no!!! (fatele fare ai vostri bambini
queste cose. Si divertono come matti!!!)
LEZIONE 4:Ritorno al passato
Quante volte vi è capitato di sentire maestri di sci fare paragoni tra un vecchio e un nuovo gesto tecnico, tra
l'interpretazione attuale e passata di una curva, tra la tecnica precedente e quella attuale ? E' vero lo sci è
in continua evoluzione (vista anche l'evoluzione dei materiali)e molti movimenti del modo di sciare di una volta,
adesso sono diversi, completamente nuovi, eliminati e sostituiti con altri completamente diversi. Tutto questo per
raggiungere il massimo controllo, la massima dinamicità nell'azione, la massima precisione in funzione, sempre, della
naturalezza. Vi ricordate l'eccessiva rotazione del busto verso valle con le ginocchia una davanti all'altra ad esempio?
Invece ora si sta molto più in linea con gli sci (ma non troppo) e le ginocchia lavorano con molta più indipendenza.
Questo solo per farvi un esempio. Io però vorrei spezzare una lancia in favore di un concetto che è sì, un po' cambiato,
ma comunque fondamentale per la giusta evoluzione verso i livelli più alti: l'importanza, in fase di curva, dello sci
esterno! Parlo di questo perchè la tendenza nella conduzione e nella superconduzione (dall'7° livello in poi) è quella
di distribuire il peso del corpo su entrambi gli sci. Giustissimo! minore attrito=più scorrevolezza=sciata più dinamica
(nei livelli dove la velocità di avanzamento è importante).Ma in un contesto di livello inferiore le cose cambiano.
Vi spiego:
(N.B. vi ricordo che queste non sono lezioni relative ad un determinato esercizio, ma trucchi, consigli, suggerimenti
e soluzioni da adottare in molti ambiti)
già nello spazzaneve, l'esecuzione della curva dovrà essere molto basata sull'aumento di carico sullo sci esterno (peso
sul destro per curvare a sinistra e viceversa). Questo vi permetterà poi, con l'aggiunta del piegamento e la distensione,
di raggiungere al più presto il parallelismo degli sci . Ok sto scoprendo l'acqua calda! Ma molte persone, interpretando
lo sci come una moto(inclinazione a destra per la relativa curva....),con il peso su entrambi gli sci o ancor peggio su
quello interno, si trovano a girare a spazzaneve per sensibilità e orientamento del corpo, ma poi??? Gli sci non si
chiuderanno mai!!! Abituatevi dall'inizio a sentire il vostro corpo su un solo sci quando fate le curve(ovviamente quello
esterno alla curva stessa). Provate (come esercizio, non come regola) a sollevare dalla neve lo sci interno , il risultato
è una sciata che si adottava un tempo (ecco il nesso...), e che adesso non è completamente corretta, ma che vi correggerà
un mucchio di errori: passerete più facilmente dallo spazzaneve al parallelismo; sarete costretti a tenere fermo il busto
senza ciondolarlo a destra e a sinistra per sciare con un solo sci; vi scoprirete "arretrati", se la coda dello sci
sollevato toccherà ancora la neve ; capirete che con tutto il vostro peso su un solo sci, quest'ultimo si fletterà
(deformerà) maggiormente, permettendovi di compiere un'arco più breve; per lo stesso motivo "sentirete" maggiormente la
lamina incidere, accelerando l'evoluzione verso la conduzione;....avreste mai pensato a tutto questo ???
Poi, una volta appreso e risolto questo, ci si dedicherà (ovviamente nei livelli più alti) alla distribuzione del peso
su entrambi gli sci a patto che non ne vada a discapito la conduzione o il dinamismo in fase di curva!
LEZIONE 5:Suggerimenti per i più piccoli
Questa volta voglio andare contro i miei interessi! Voglio darvi delle indicazioni che dovrete "passare" ai vostri bimbi,
alla vosstra ragazza principiante, ai vostri amici che mettono gli sci per la prima volta...insomma...a tutti i
principianti!
Prima di tutto: la ricerca della centralità: non fate far niente a nessuno se non si mettono con il sedere "su"! Sono
molte le componenti che fanno cadere dietro il fondoschiena (pensate sempre che un errore potrebbe essere solo un effetto
di una causa che si trova altrove). Esempio:durante i primi passi si tende ad alzare le braccia ed a tirarle dietro, o a
tenerle in posizioni assurde, piene di tensioni muscolari che bloccano qualsiasi altro movimento (hai voglia, allora, ad
allargare le gambe per fare lo spazzaneve....).Allora: Schiena leggermente(!) piegata in avanti, spalle e braccia basse e
rilassate con un solo bastoncino tenuto come un manubrio, gomiti ne' fuori ne' dentro. Vedrete... sarà molto più facile
dire al vostro "allievo" di stare col "popo' " alto e le tibie poggiate sulla linguetta. Una leggera concessione ai più
piccoli, se, senza bastoncini, per fare lo spazzaneve usano ruotare i gomiti all'esterno (significa che stanno per capire
e da li' a poco li porterete sulle piste vere).
Ma per non farli viziare, dopo di questo, fateli sciare con le mani poggiate a metà coscia. Saranno naturalmente centrali
e "sentiranno" gli sci grattare sulla neve. Per far capire come fare le curve, fate attenzione che "portare il peso sullo
sci esterno", di solito viene interpretato come spostamento (errato) del bacino sullo sci stesso; inclinazione del
ginocchio esterno (errato) all'interno della curva. Fate, piuttosto portare la punta dello sci esterno leggermente più
avanti dell'altra e otterrete il carico di quello sci con conseguente orientamento del corpo nella curva (giusto) e ...la
curva verrà da sola. Altro: non torturate l'allievo! Quando inizierà a fare una cosa, fategliela fare per un bel po' di
tempo, finchè non la fa con naturalezzae divertimento. I successivi gesti tecnici nuovi verranno assimilati più
velocemente, senza dover pensare anche a quelli precedenti, già effettuati senza problemi (a volte per voler far troppo
e subito si creano dei mostri irrecuperabili!) Rispettate la naturale evoluzione dell'individuo: non tutti migliorano
con gli stessi tempi. Lavorate anche sulla psiche e cercate di mettere la vostra "cavia" a suo agio, di farla stare
tranquilla ("cavia"?...scherzo!). Quando l'allievo è stanco deve fermarsi, onde evitare annoiamenti, infortuni,
imprecazioni e scarsi risultati. Capita spesso che ad inizio lezione, un bambino vada molto meglio della fine della
lezione precedente anche senza aver più sciato tra l'una e l'altra (anzi, capita quasi sempre!). Un'ultima cosa: per
far prendere lo skilift, tra le altre cose, è fondamentale avere gli sci larghi, in modo da avere una base d'appoggio
abbastanza ampia da non far uscire il baricentro fuori con facilità.
Iniziamo questo primo appuntamento con dei consigli rivolti più all'aspetto fisico che non tecnico dello sci. Mi riferisco
a dei semplici, ma fondamentali, accorgimenti che potrebbero cambiare completamente aspetto al nostro inizio stagione.
Mi spiego meglio con qualche esempio: ho potuto constatare che i primi entusiasmi sciistici, fanno sciare anche per 6 o
sette ore di seguito senza interruzione (magari anche con una foga...). Se si inizia ad affrontare lo sport in questa
maniera, provenendo magari, da una vita sedentaria, si corrono dei piccoli rischi. Durante l'attività...va tutto bene,
i muscoli caldi impediscono di sentire dolore o fastidio, ma poi... (Non voglio portare jella, ma mettere tutti in guardia )
Lo sci, sollecità principalmente : il cuore (ovviamente), come ogni sport di durata; il tronco, specialmente schiena e
addome; le gambe (specialmente il quadricipite), che sono poi il gruppo muscolare in assoluto più utilizzato. Soprattutto
per quanto riguarda le gambe vorrei farvi considerare una cosa:I muscoli allenati, oltre a fare la differenza in una
prestazione, servono a salvaguardare le articolazione (soprattutto il ginocchio). Tornando al discorso di prima, una volta
che il muscolo (poco allenato) inizia a rendere meno, e noi continuiamo imperterriti e gasati a sciare perchè ci stiamo
divertendo come dei pazzi, il ginocchio inizia a subire i carichi destinati ai muscoli. Morale della favola: ATTENZIONE
AI MENISCHI !!!.
Per quanto riguarda la schiena, ad esempio, un eccessiva pratica di sci in mancanza di allenamento, può causare (dopo...a
muscoli freddi), dolori che ci impediscono di frequentare le piste nei giorni successivi...rovinandoci la settimana!!!
Vi ripeto che non ve la sto "tirando", ma soltanto riportando dei casi possibilissimi di problemi causati da tante ore
concentrate di sci, successive a lunghi periodi di inattività sportiva.
Cosa fare?
Semplice, per evitare quanto appena detto, non sarà necessaria una preparazione atletica in stile Hermann Maier! Qualsiasi
sport che faccia contrarre i muscoli delle gambe e venire il "fiatone" va bene: corsa, bici, calcio, nuoto, palestra,ecc.
,anche senza arrivare a livelli esagerati. L'importante è non ricordarsene 10 giorni prima di iniziare a sciare
(peggiorereste ulteriormente le cose). Almeno con 2 o 3 mesi di anticipo (già da ora sarebbe sufficiente), anche solo un
paio di volte a settimana, dedicate un po' di tempo ad un'attività fisica (progressivamente intensa) caratterizzata dalle
due cose cose che vi ho indicato prima: GAMBE E FIATONE. Vedrete che : scierete meglio e soprattutto più sicuri!!!
LEZIONE 2 :A chi dare ascolto?
Prima di iniziare con la tecnica vera e propria voglio farvi notare una cosa: sia nel mondo dello sci che dello snowboard
l'evoluzione sia dei materiali che della tecnica corre abbastanza velocemente, tanto da far capitare situazioni del tipo:
"ma come...io ho impiegato una vita a tenere gli sci uniti molto vicini tra di loro....". Ma non è di questo che volevo
parlarvi. Uno dei giochi tipici dei bambini (non relativo allo sci) è o "era" quello di sussurrarsi in un'orecchio una
frase, farla passare di persona in persona per vedere quanto arrivi distorta all'ultima. Così succede spesso con
l'apprendimento sugli sci o sullo snowboard. Diverse volte ho dovuto discutere, cercando argomenti validi, con persone
alle quali "pinco pallino" aveva detto che "la tecnica è cambiata" oppure avevano avuto comunicazione di questo o simile
"evento" da un amico a cui era stato detto da un amico al quale... e così via. Capito no? Ogni tanto esce fuori qualche
"luminare" che la sa più lunga di tutti, e ne spara una chissà grande quanto! E di questi, vi assicuro, ce ne sono tanti!
Soprattutto sul fronte "Snowboard" (ma comunque anche nello sci), dove spesso la "bravura" della persona è acquisita
proprio a forza di "sentito dire" capita di apprendere cose che vengono poi trattate, ritrattate, stravolte e così via.
Vengo al dunque: nei due sport di scivolamento su pista di cui ho finora parlato, in qualsiasi gesto tecnico, c'è
un'altissima percentuale di concetti e principi di fisica che regolano la correttezza, la naturalità, la resa, il
divertimento dei due sport stessi. Questo, non per dire che dovete munirvi di testi universitari, quando andate sulle
piste a fare due curve, ma per farvi considerare che ogni piccola postura, ogni minimo movimento ...HA LA SPIEGAZIONE
DI ESSERE !!!
Se vi dicono di mettervi con le braccia così, di non fare questo o quello, di non "sedervi" ecc., fatevi dire IL PERCHE'.
Dalla vostra comprensione della cosa capirete chi è un buon maestro. Inoltre io credo che per compiere un determinato
gesto sia più facile farlo sapendone la ragione, più che farlo perchè l'ha detto qualcuno! Un ultima cosa: ESISTONO
TESTI UFFICIALI DI INSEGNAMENTO a cui far riferimento per unificare l'insegnamento. Chi sa insegnare li conosce!!!
LEZIONE 3: Da un estremo a un altro !
Ecco la prima vera lezione (tecnica):
leggendo un articolo di una nota rivista specializzata del settore sci, ho pensato a degli accorgimenti che già avevo
adottato in situazioni un po' particolari (soprattutto con bambini abbastanza evoluti) per risolvere errori e creare
anche nuovi stimoli. Si tratta di ...arrivare a toccare gli estremi di un determinato gesto motorio per trovare poi la
correttezza nel farlo. Mi spiego: lo sci di base è uno sport molto tecnico, ma da interpretare nella maniera più
naturale e vicina alla propria anatomia possibile. Durante una sequenza di curve è quasi impossibile avere tutto il
corpo sotto controllo, visto che si è in una situazione dinamica (non si è fermi, si devono fare dei continui
adattamenti). Non potrete mai stabilire da fermi come farete una determinata curva se non durante l'esecuzione della
stessa. Innanzitutto, dedichiamoci ad una cosa per volta. Nel controllare una parte della vostra sciata che pensate di
sbagliare, provate (poi vi farò degli esempi) ad eccedere nei movimenti, in ogni direzione possibile. Prima di tutto
acquisirete schemi motori nuovi, poi inizierete a prendere più coscenza del vostro errore di quanto non fareste sciando
normalmente. Morale:più l'errore viene percepito, più si riesce a correggerlo. Vengo ad un po' di esempi per essere
maggiormente chiaro:non riuscite a trovare la posizione "naturalmente" giusta delle braccia? Provate a tenerle
completamente larghe...o del tutto attaccate al corpo...tutte avanti...o completamente basse. Sicuramente sentirete
delle tensioni, degli squilibri...delle cose non "normali", di cui, una volta fatta conoscenza, vi aiuteranno a
sistemare al posto giusto gli arti superiori.
Oppure: sciate arretrati? OK, iniziate a sciare ...arretratissimi, fino a quando le gambe non vi scoppiano (non esagerate
èh). Oppure provate a sciare con il peso completamente avanti, facendo addirittura sollevare le code. Sarà strano,
ma sentirete che gli sci hanno un altro attrito. Abituatevi a stare un po' appesi sulle punte degli sci, quando
smetterete di esagerare, la centralità si avvicinerà! Un ultimo esempio: Dove deve stare il busto? Provate a sciare
con la schiena completamente dritta: avrete poco equilibrio; completamente piegata: perderete la mobilità delle gambe!
Conclusioni: senza esagerare nel tempo per provare queste situazioni..."strane"(onde evitare di "viziarsi"), cercate
adesso di applicarle a vostra discrezione a quello (quelli) che pensate sia il vostro errore. D'altronde lo sci è
anche fantasia, e "scardinare il male alla radice" con metodi alternativi...perchè no!!! (fatele fare ai vostri bambini
queste cose. Si divertono come matti!!!)
LEZIONE 4:Ritorno al passato
Quante volte vi è capitato di sentire maestri di sci fare paragoni tra un vecchio e un nuovo gesto tecnico, tra
l'interpretazione attuale e passata di una curva, tra la tecnica precedente e quella attuale ? E' vero lo sci è
in continua evoluzione (vista anche l'evoluzione dei materiali)e molti movimenti del modo di sciare di una volta,
adesso sono diversi, completamente nuovi, eliminati e sostituiti con altri completamente diversi. Tutto questo per
raggiungere il massimo controllo, la massima dinamicità nell'azione, la massima precisione in funzione, sempre, della
naturalezza. Vi ricordate l'eccessiva rotazione del busto verso valle con le ginocchia una davanti all'altra ad esempio?
Invece ora si sta molto più in linea con gli sci (ma non troppo) e le ginocchia lavorano con molta più indipendenza.
Questo solo per farvi un esempio. Io però vorrei spezzare una lancia in favore di un concetto che è sì, un po' cambiato,
ma comunque fondamentale per la giusta evoluzione verso i livelli più alti: l'importanza, in fase di curva, dello sci
esterno! Parlo di questo perchè la tendenza nella conduzione e nella superconduzione (dall'7° livello in poi) è quella
di distribuire il peso del corpo su entrambi gli sci. Giustissimo! minore attrito=più scorrevolezza=sciata più dinamica
(nei livelli dove la velocità di avanzamento è importante).Ma in un contesto di livello inferiore le cose cambiano.
Vi spiego:
(N.B. vi ricordo che queste non sono lezioni relative ad un determinato esercizio, ma trucchi, consigli, suggerimenti
e soluzioni da adottare in molti ambiti)
già nello spazzaneve, l'esecuzione della curva dovrà essere molto basata sull'aumento di carico sullo sci esterno (peso
sul destro per curvare a sinistra e viceversa). Questo vi permetterà poi, con l'aggiunta del piegamento e la distensione,
di raggiungere al più presto il parallelismo degli sci . Ok sto scoprendo l'acqua calda! Ma molte persone, interpretando
lo sci come una moto(inclinazione a destra per la relativa curva....),con il peso su entrambi gli sci o ancor peggio su
quello interno, si trovano a girare a spazzaneve per sensibilità e orientamento del corpo, ma poi??? Gli sci non si
chiuderanno mai!!! Abituatevi dall'inizio a sentire il vostro corpo su un solo sci quando fate le curve(ovviamente quello
esterno alla curva stessa). Provate (come esercizio, non come regola) a sollevare dalla neve lo sci interno , il risultato
è una sciata che si adottava un tempo (ecco il nesso...), e che adesso non è completamente corretta, ma che vi correggerà
un mucchio di errori: passerete più facilmente dallo spazzaneve al parallelismo; sarete costretti a tenere fermo il busto
senza ciondolarlo a destra e a sinistra per sciare con un solo sci; vi scoprirete "arretrati", se la coda dello sci
sollevato toccherà ancora la neve ; capirete che con tutto il vostro peso su un solo sci, quest'ultimo si fletterà
(deformerà) maggiormente, permettendovi di compiere un'arco più breve; per lo stesso motivo "sentirete" maggiormente la
lamina incidere, accelerando l'evoluzione verso la conduzione;....avreste mai pensato a tutto questo ???
Poi, una volta appreso e risolto questo, ci si dedicherà (ovviamente nei livelli più alti) alla distribuzione del peso
su entrambi gli sci a patto che non ne vada a discapito la conduzione o il dinamismo in fase di curva!
LEZIONE 5:Suggerimenti per i più piccoli
Questa volta voglio andare contro i miei interessi! Voglio darvi delle indicazioni che dovrete "passare" ai vostri bimbi,
alla vosstra ragazza principiante, ai vostri amici che mettono gli sci per la prima volta...insomma...a tutti i
principianti!
Prima di tutto: la ricerca della centralità: non fate far niente a nessuno se non si mettono con il sedere "su"! Sono
molte le componenti che fanno cadere dietro il fondoschiena (pensate sempre che un errore potrebbe essere solo un effetto
di una causa che si trova altrove). Esempio:durante i primi passi si tende ad alzare le braccia ed a tirarle dietro, o a
tenerle in posizioni assurde, piene di tensioni muscolari che bloccano qualsiasi altro movimento (hai voglia, allora, ad
allargare le gambe per fare lo spazzaneve....).Allora: Schiena leggermente(!) piegata in avanti, spalle e braccia basse e
rilassate con un solo bastoncino tenuto come un manubrio, gomiti ne' fuori ne' dentro. Vedrete... sarà molto più facile
dire al vostro "allievo" di stare col "popo' " alto e le tibie poggiate sulla linguetta. Una leggera concessione ai più
piccoli, se, senza bastoncini, per fare lo spazzaneve usano ruotare i gomiti all'esterno (significa che stanno per capire
e da li' a poco li porterete sulle piste vere).
Ma per non farli viziare, dopo di questo, fateli sciare con le mani poggiate a metà coscia. Saranno naturalmente centrali
e "sentiranno" gli sci grattare sulla neve. Per far capire come fare le curve, fate attenzione che "portare il peso sullo
sci esterno", di solito viene interpretato come spostamento (errato) del bacino sullo sci stesso; inclinazione del
ginocchio esterno (errato) all'interno della curva. Fate, piuttosto portare la punta dello sci esterno leggermente più
avanti dell'altra e otterrete il carico di quello sci con conseguente orientamento del corpo nella curva (giusto) e ...la
curva verrà da sola. Altro: non torturate l'allievo! Quando inizierà a fare una cosa, fategliela fare per un bel po' di
tempo, finchè non la fa con naturalezzae divertimento. I successivi gesti tecnici nuovi verranno assimilati più
velocemente, senza dover pensare anche a quelli precedenti, già effettuati senza problemi (a volte per voler far troppo
e subito si creano dei mostri irrecuperabili!) Rispettate la naturale evoluzione dell'individuo: non tutti migliorano
con gli stessi tempi. Lavorate anche sulla psiche e cercate di mettere la vostra "cavia" a suo agio, di farla stare
tranquilla ("cavia"?...scherzo!). Quando l'allievo è stanco deve fermarsi, onde evitare annoiamenti, infortuni,
imprecazioni e scarsi risultati. Capita spesso che ad inizio lezione, un bambino vada molto meglio della fine della
lezione precedente anche senza aver più sciato tra l'una e l'altra (anzi, capita quasi sempre!). Un'ultima cosa: per
far prendere lo skilift, tra le altre cose, è fondamentale avere gli sci larghi, in modo da avere una base d'appoggio
abbastanza ampia da non far uscire il baricentro fuori con facilità.
Fjp- Sciatore da Pistone
- Messaggi : 694
Data d'iscrizione : 21.07.08
Età : 47
Località : Formello
Re: Guida per gli sciatori.
Ci starebbero bene anche i consigli di "padre George" di striscia la notizia ...
Tuning- Sciatore da Pistone
- Messaggi : 806
Data d'iscrizione : 23.07.08
Età : 58
Località : Roma
maestro di sci
Salve, per quanto a vostra conoscenza tecnica chi è il maestro di sci ad Ovindoli dal quale si possono apprendere le giuste tecniche per iniziare a sciare decentemente ?
Rappresento che ho 45 anni ed ho preso di recente da una scuola di sci di Ovindoli ( 3 ....)lezioni di sci che contraddicevano completamente da quelle apprese l'anno scorso dalla scuola di sci di Roccaraso, sopratutto per quanto riguarda le curve.
Risultato: dopo una settimana ho il ginocchio destro ancora dolorante.
Rappresento che ho 45 anni ed ho preso di recente da una scuola di sci di Ovindoli ( 3 ....)lezioni di sci che contraddicevano completamente da quelle apprese l'anno scorso dalla scuola di sci di Roccaraso, sopratutto per quanto riguarda le curve.
Risultato: dopo una settimana ho il ginocchio destro ancora dolorante.
boomer- Aspirante sciatore
- Messaggi : 2
Data d'iscrizione : 29.12.08
Re: Guida per gli sciatori.
Boomer piacere di conoscerti, rigurado il tuo quesito la scuola sci più accreditata ad Ovo è quella di Max Di Ponzio, ma se vuoi risparmiare vieni a sciare con noi che un aiutino gratuito non lo neghiamo a nessuno, tanto di maestri di sci in questo forum ne trovi di altissima qualità, poi se ci dici come e da quanto scii possiamo pure darti qualche consiglio qui sul forum
Tuning- Sciatore da Pistone
- Messaggi : 806
Data d'iscrizione : 23.07.08
Età : 58
Località : Roma
Re: Guida per gli sciatori.
Tuning ha scritto:Boomer piacere di conoscerti, rigurado il tuo quesito la scuola sci più accreditata ad Ovo è quella di Max Di Ponzio, ma se vuoi risparmiare vieni a sciare con noi che un aiutino gratuito non lo neghiamo a nessuno, tanto di maestri di sci in questo forum ne trovi di altissima qualità, poi se ci dici come e da quanto scii possiamo pure darti qualche consiglio qui sul forum
Scusa Giovanni ma se ha scritto che ha preso 3 lezioni a Roccaraso e qualche brutta esperienza ad ovindoli, forse scierà da 20 anni? Che domande fai? E poi penso che Di Ponzio sia meglio per lo snow che per lo sci......forse Boomer non lo rivedremo più dopo i grandi consigli che ha trovato sul forum!!
Ospite- Ospite
Re: Guida per gli sciatori.
Di ponzio non insegna sci dal 1984... fatta eccezione per qualche stage di freestyle!!!
Trovare un buon maestro di sci ad ovindoli è cosa veramente ardua! Quelli (relativamente) più preparati solitamente fanno solo corsi agonistici per bambini... ma alla fine, più o meno, si equivalgono tutti! Prova alla scuola sci L'orso (tute nere e blu)...
cià
Trovare un buon maestro di sci ad ovindoli è cosa veramente ardua! Quelli (relativamente) più preparati solitamente fanno solo corsi agonistici per bambini... ma alla fine, più o meno, si equivalgono tutti! Prova alla scuola sci L'orso (tute nere e blu)...
cià
Re: Guida per gli sciatori.
Per quanto mi riguarda le lezioni di sci prese dalla scuola di Ovindoli (3 nevi) sono state sicuramente più risolutive per affrontare nuove tecniche che, come ho detto nel precedente post, erano totalmente diverse da quello che mi era stato spiegato e fatto provare a Roccaraso, soprattutto per quanto riguarda le curve, difatti non mi è ancora abbastanza chiaro come prenderle senza fare peso sulle ginocchia.
Quest'anno ho iniziato a scendere la Dolce vita.
Nel periodo invernale vado a sciare in media due volte per un periodo di tre giorni.
Quest'anno ho iniziato a scendere la Dolce vita.
Nel periodo invernale vado a sciare in media due volte per un periodo di tre giorni.
boomer- Aspirante sciatore
- Messaggi : 2
Data d'iscrizione : 29.12.08
Re: Guida per gli sciatori.
Francè ... rispondi te all'amico Boomer, dato che i miei consigli sono antiquati ed inutili ...
Tuning- Sciatore da Pistone
- Messaggi : 806
Data d'iscrizione : 23.07.08
Età : 58
Località : Roma
Re: Guida per gli sciatori.
Tuning ha scritto:Francè ... rispondi te all'amico Boomer, dato che i miei consigli sono antiquati ed inutili ...
Ma perchè piagni sempre? Non fare il bambino, nella mia risposta ti ho scritto che dai consigli antiquati ed inutili?
Per quanto posso capirne io, dipende molto dall'età del maestro con cui dovrai fare le lezioni, io consiglierei maestri giovani ma non troppo,
diciamo massimo 40 anni, in quanto la tecnica negli ultimi anni è cambiata molto come anche i modelli degli sci (sciancrati e abbastanza corti), oggi si prediligono sci distanti e non attaccati uno all'altro, curve in conduzione con ampio raggio.
Per questo se hai un maestro più giovane ti porterà per la strada più moderna, mentre se hai un maestro più anziano, avrà sicuramente più anni di esperienza, ma con poca voglia di aggiornarsi per cui ti porterà verso un old-style che cmq non è sbagliato.
Per mia esperienza, fino al 2005 non avevo mai preso lezioni, ho avuto istruzioni da mio padre, per poi carpire il resto guardando gli altri, ma questo mi ha lasciato delle impostazioni sbagliate che difficilmente si riescono a correggere.
Nel 2005 in settimana bianca a Selva (con Vulcan) ho preso finalmente le mie prime lezioni, e per me si è "aperto un mondo", ho anche avuto la fortuna di avere un bravissimo maestro che si è prodigato molto sulla tecnica, andando dai paletti stretti alla conduzione, con tanto di filmato e correzioni seguite alla visione del filmato.....è vero anche che abbiamo speso un tantinello, ma ne è valsa la pena.
Resta comunque il fatto che io forse sono uno dei meno bravi, ma persone come Box, Franz e Magnotta forse possono darti migliori consigli, alla base di tutto comunque devi divertirti.....
Ospite- Ospite
Re: Guida per gli sciatori.
A mio modesto parere, oltre ovviamente il maestro (non ho esperienza di maestri degli appennini) una cosa che può molto aiutare sono riprese e fotosequenze; soprattutto in settimana bianca lo facevo tutte le sere, e devo dire che l'ho trovato molto utile
Poi copiare dagli altri, o capire gli errori, aiuta molto
Sciaus!!
Poi copiare dagli altri, o capire gli errori, aiuta molto
Sciaus!!
magnotta- Sciatore da Vetrina
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